trasporto, un problema per i privati

trasportoil problema dei trasporto per disabili è un problema abbastanza complesso da argomentare, ci lamentiamo sempre perché non ci sono servizi adeguati per disabili, poi quando ci sono, ci lamentiamo, ma  sono  adeguati?

la verità è che in questo momento dove siamo in crisi, probabilmente siamo in una compressione definitiva del mercato, uno può obiettare di guardar il pelo dell’uovo, ma credo che non dobbiamo arrenderci a creare un mondo migliore. Nei trasporti dei disabili ci sono vari problemi, soprattutto di adattabilità alle esigenze dei disabili. prima però di parlare dei problemi, vorrei raccontare come funziona questo tipo di servizio, preciso che stiamo parlando del trasporto con associazioni o cooperative e non taxi: anzitutto il disabile non può avere una urgenza, ovvero il trasporto deve esser richiesto almeno 2 giorni prima, che se stiamo parlando di andar a vedere una partita va più che bene, ma quando si parla di urgenze diventa difficile. mi è capitato un giorno di dover andare a un laboratorio teatrale e per un imprevisto averlo comunicato il giorno prima, hanno fatto molta fatica e mi hanno avvisato quasi all’ultimo della disponibilità del trasporto. un altra criticità è determinata dalla dimensione dei pulmini rispetto all’attuale dimensione delle carrozzine, mi è capitato una volta di prendere un taxi adibito a trasporto disabili e non entrarci con la carozzina, oppure anche associazioni, per ragioni economiche, aver pulmini troppo bassi. nondimeno è il costo, purtroppo essendo mezzi che hanno costi di acquisto, allestimento e manutenzione alti, provate a pensare che solo le pedane per il carico scarico carrozzine possono arrivare a 5000€ ed è inutile che la meniamo, purtroppo le associazioni hanno pochi soldi, quindi è un impiego di risorse notevole che potrebbe esser destinato alle attività, quindi invito caldamente le case automobilistiche e i produttori di elevatori a fare larghi sconti. conseguentemente il costo del servizio lievita e ricade sulla testa degli utenti, che se avessero la possibilità di usare un autovettura pagherebbero massimo 5€ per far un tratto invece ne pagano 20€. cosa fare? bisognerebbe contribuire tutti, ovvero i produttori dei mezzi dovrebbero fare sconti e magari minimizzare il profitto, i produttori delle pedane fare altrettanto, ma soprattutto i produttori petroliferi, che tanto hanno guadagnato e guadagnano tuttora, dovrebbero non far pagare la benzina ai pulmini per trasporti sociali. solo così possiamo puntare a un sostanziale costo del servizio a carico degli utenti

 

1 thought on “trasporto, un problema per i privati”

  1. C’è un solo sistema per noi disabili per avere servizi appropriati, visto l’andazzo, in cui un governo si permette ddi riformare l’isee e poi riduce le tasse sull’acquisto dei calciatori per le società sportive oppure da 10 milioni a radio radicale. Costituire con il tempo dovuto un movimento disabili che si candidi alle politiche candidando disabili e chiedendo il voto ai parenti dei disabili. Solo cosi potremo far pressione sui governi solamente cosi, quando saremo e avremo il 5 o il 10 per cento di voti il governo dovrà per forza prendere in considerazione le nostre esigenze, altrimenti fincheè si spera nel prossimo non disabile non avremo che da morire inutilmente

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