L’amicizia per un disabile non deve passare solo dai soldi, ci sono amici che stanno in compagnia solo per il puro piacere di farlo, altri che molte volte vengono con te in modo gratuito, ma in occasioni particolari è giusto riconoscere loro un indennizzo, altri ancora che normalmente vengono retribuiti ma alcune volte lo fanno in amicizia, altri che lo fanno per puro lavoro ma ci mettono l’anima. alcuni sono deprecabili? Io credo no, e credo che è ora di finirla con lo stereotipo che a un disabile tutto è dovuto gratis, o almeno probabilmente al disabile anziché dare sempre poco e gratis (che quasi mai è gratuito) bisognerebbe renderlo in condizione di avere un lavoro che gli garantisca la possibilità di avere uno stipendio, quindi di pagare un servizio. Solitamente l’inserimento sia in un gruppo misto che in un gruppo spontaneo, dovrebbe esser guidato da un educatore o da un ragazzo amico che faccia da ponte tra il ragazzo e il gruppo, oppure può esser inserito in un gruppo precedentemente creato, come la parrocchia o il bar. L’importante è che sia un gruppo sincero, perché un disabile ci mette 5 secondi a capire che state fingendo. insomma siate sinceri e anche se il ragazzo all’inizio si arrabbia, capirà. Certo anche noi non dobbiamo approfittare della situazione e mediare nel rapporto, cosa che non spesso faccio
sincerità prima o poi paga