3-12 giornata mondiale della disabilità

in occasione della giornata internazionale della disabilità siamo tutti chiamati a riflettere su questo tema. Io in tutta onestà credo che le giornate dedicate a un tema siano da valutare in un ottica ampia, perché in verità le giornate a tema sembrano voler racchiudere in un giorno i pensieri che viceversa andrebbero analizzati ogni giorno. Ma io da buon giornalista non ho resistito e c’ho scritto un articolo. Chi è il disabile? letteralmente la parola handicap deriva dalla corsa dei cavalli, perché i cavalieri più bravi nelle corse erano costretti a tenere il cap in mano e guidare con l’altra, adesso perché la gente ha paura del disabile? Ho sempre elogiato i centri, perché credo che fanno un servizio straordinario, però questo ha fatto sì che le persone comuni avessero l’idea di una emarginazione, quasi un ghetto, cosa che non agevola l’integrazione, invece dovrebbe essere un motivo di contatto più raffinato, ecco forse andrebbero creati momenti di comunione nei vari quartieri, feste insieme, anche incontri nelle parrocchie. questo anche perché la mia paura è che finché si chiacchiera soltanto e si fa beneficenza, è facile, mettersi in gioco, capire gli stati d’animo, le paure, le gioie di chi lotta ogni giorno penso sia molto più difficile ma anche molto più belllo

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