a me è capitato di esser a contatto con i ragazzi down , soprattutto nella vacanza di Pinarella organizzata tutte le estati dal comune di modena, io sono rimasto sbalordito dalla quantità di emozioni che queste persone possono trasmettere
il primo contatto che ebbi con questo mondo fu straordinario. ero in prima elementare e a scuola con me c’era un altro bambino più grande di me che si era andato a mettere sopra un armadio perché non voleva entrare in classe, insomma una persona già impostata fin da bambino ! credo che esser down non sia semplice, forse ancora più complesso di esser in carrozzina, perché le tue emozioni vengono esplose al 500% di qualunque natura esse siano.
una volta parlando con un mio ex accompagnatore mi raccontava che alcune patologie di ragazzi con sindromi come questa, compiono atti stupidi (dispetti) per vedere se chi deve seguirli è attento, quindi sanno che in caso di poca lucidità momentanea sono comunque tutelati. fantastico ! i ragazzi down per antonomasia sono molto affettuosi, in parte è vero, ma non sempre sono disponibili a questi scambi, perché hanno anche momenti molto bui, in cui vogliono star soli, perché mi sbaglierò ma secondo me hanno molta coscienza del proprio problema, questo lo dico perché ho sentito far dei discorsi lucidissimi sulla propria condizione. per esempio una volta mi è capitato di assistere a una discriminazione da parte di una persona normodotato e la reazione successiva è stata “mi ha preso in giro perché sono down. questo mi ha fatto molto pensare. capisco anche che esser a contatto con un down non sia semplice, perché loro non hanno pile che ogni tanto si scaricano, quindi vorrebbero sempre fare, e noi dopo un po’ invece abbiamo poche energie. in luglio è morto Luca Borelli (detto carcassa) e prima della benedizione della salma e della assemblea, ritualmente chi vuole può dire qualche parola, sono intervenuti anche due amici di Luca con sindrome di down, le parole sono state assolutamente strazianti e grazie a loro sappiamo che ora Luca sta alla presenza del Padre nuotando come un delfino