Molto spesso il mondo della disabilità è associato al mondo dell’informatica perché i computer (che rimangono macchine) hanno la funzione di facilitare la vita a tutti gli uomini e in particolare a chi ha maggiore difficoltà.
Le difficoltà maggiori in questo campo sono trovare gli strumenti sia hardware che software il più possibile adatti alle proprie esigenze. Sostanzialmente ci sono due grandi categorie di gesti che tutti dobbiamo compiere: digitare e cliccare il mouse.
Da qui, prendono il via tutte le altre applicazioni, diventa come la matematica che dà origine a fisica, chimica ect. Per quanto riguarda la mia esperienza, utilizzo questi due hardware (il mouse e la tastiera) quasi interscambiandoli, nel senso che tramite un’apposita applicazione posso scrivere con il mouse attraverso una tastiera su schermo o muovere il mouse con la tastiera attraverso l’accesso facilitato.
Esiste anche la possibilità di avere tastiere adattabili: per esempio l’azienda Auxilia di Modena ha creato una tastiera “intellikeys” che io uso quotidianamente, che ha le stesse identiche funzioni di una tastiera normale, solo più grandi con i buchi che permette di premere un tasto alla volta e ha la possibilità di premere più tasti contemporaneamente senza dovere tener premuto fisicamente tre tasti alla volta.
Per le persone disabili è comune la lentezza nello scrivere, perché molte volte le disabilità rallentano i movimenti, quindi anche avendo la possibilità di premere i tasti, lo facciamo molto lentamente: in questo caso, esiste il software di predizione tipyng assistant che permette di digitare per esempio “ca” e potere completare la parola “casa” attraverso un tasto, riducendo di molto i tempi.
Ci sono software di riproduzione vocale del testo per comunicare attraverso il pc: se digito ad esempio la parola “casa” il software dirà la parola “casa”. Ritengo che esso sia molto utile soprattutto per insegnare la vocalità al ragazzo.
Uno dei problemi dell’informatica che ho riscontrato nella mia esperienza è quello della scrittura del linguaggio matematico, che sembra un ossimoro, in quanto l’informatica è matematica applicata.
Per cercare di avere meno difficoltà, ho creato personalmente una macro che ha output come un software exe, ma che è applicabile su tutti gli altri software, quindi usando un hardware intellikeys appositamente preimpostato è possibile scrivere la matematica.
Inoltre, siccome sono un appassionato di informatica, ho anche fatto un software per la gestione dei centri per disabili. Generalmente nella gestione dati si utilizza più di un software (word, excel) questo può creare confusione, ripetizioni o addirittura perdita di dati. Il mio programma essendo unico e comprendente le funzioni sotto indicate evita che ciò accada, in quanto le informazioni sono automaticamente correlate fra loro. Il programma dà la possibilità di: archiviare dati personali, conteggiare le ore mensili e annuali degli operatori, pianificare gli orari dei dipendenti, ricercare dati e informazioni varie, analizzare dati immessi, possibilità di visualizzare la storia clinico- famigliare di ogni utente, creare note relative al singolo utente o al gruppo, gestire le attività del centro.
Ho citato solo alcuni casi ma ce ne sarebbero milioni. Il mondo della disabilità ha superato enormi difficoltà grazie all’informatica, quindi studiare e aggiornare adattando il software alle varie disabilità è fondamentale, non solo per i disabili ma anche perché attraverso lo sviluppo di software per handicap si semplificano vari aspetti della vita di tutti. Un esempio fra tutti: se devo fare un operazione sistematica posso farla a mano o posso impostare una macro che automatizza i passaggi.
Alla domanda “vuoi tu persona con disabilità sposare l’informatica”? La mia risposta senza esitazione è: sì, lo voglio!