spiegare la diversità e la disabilità ai bambini è sempre difficile, perché molte volte nemmeno per noi che la viviam è facile spiegarla. Molte volte ho visto mamme, papà e nonni voler nascondere questa cosa ai bambini, quasi vergognandosi di non saper rispondere. D’altronde la disabilità è la vita comune con strumenti diversi. Ai bambini bisogna far capire che la disabilità non è un vincolo, ma una risorsa, certamente con una vita con il doppio della fatica, ma anche il doppio della gioia. anche quando un bimbo si avvicina a un disabile, non tiratelo via, è l’ingenua e pura voglia di scoprire il diverso, perché la diversità è vita. anche perché da grandi potranno avere contatto con noi disabili, ma se i genitori non hanno preparato il terreno, che frutto crescerà? questo non significa certamente che devono star 2424 con disabili, ma se i genitori fanno un buon lavoro, non si troveranno impreparati. Sarebbe bello fare progetti nelle scuole e nelle parrocchie sulla sensibilizzazione del tema della disabilità, confrontare anche i due stili di vita, vedere differenze e analogie di comportamenti e situazioni che riguardano questi due emisferi. addirittura sarebbe bello se la disabilità agli occhi dei bambini diventasse una risorsa a cui sempre attingere per mettersi allo specchio. Per esempio fare nelle scuole elementari progetti insieme a centri per disabili. Molte attività, inoltre, accomunano bambini e disabili, come piscina, equitazione, sarebbe bello vedere su un cavallo un disabile già esperto nel montare e un bambino alla prima esperienza che impara dal disabile. anche nelle attività dove palesemente il disabile è in difficoltà, sarebbe bello che si trovasse un modo per farli partecipare, per esempio facendo l’arbitro o il portiere a calcio, oppure facendo far i chirichetti a un disabile e un normo dotato. e se neanche voi genitori sapete cosa rispondere quando il vostro bambino vi fa domande, bè chiedete a noi.
Interessante, se posso partecipare a qualche incontro ne sarei grato