cucina è una delle attività del tempo libero che il comune di Modena, attraverso i volontari, fà con i ragazzi disabili. è un esperienza molto bella, non solo perché è un momento di comunione, ma anche perché la cucina è la nostra vita, senza cucina non potremmo vivere.
quando si cucina è un momento gioioso, perché quando cuciniamo, lo facciamo solitamente per noi stessi e per gli altri. purtroppo questa attività prevede un tempo abbastanza ridotto, perché erano 2 ore scarse, nelle quali dovevamo far anche la spesa. fondamentalmente come funzionava: il primo incontro era panoramico sia per presentare ai nuovi arrivati il laboratorio, che per pianificare i piatti da fare durante il corso. i piatti cucinati possono esser di vario tipo: pizza, gnocco fritto, pasta…. una volta deciso il menù si parte a cucinare, ci si reca in un supermercato, si fa insieme la lista degli ingredienti, si vanno a prendere e ci si reca alla cassa. adesso inizia il bello: io sono un ragazzo con non molta manualità, anzi praticamente uso solo la mano destra, con l’aiuto dell’ operatore potevo tagliare le banane a rondelle per fare fritte, oppure mettere l’olio nella padella, anche impastare a mano, perché l’importante è realizzare qualcosa che poi andrà nel piatto finito. questo laboratorio è bello anche perché anche i volontari o educatori erano direttamente coinvolti, anche loro oltre ad aiutare partecipavano facendo magari i pezzi più difficili a livello manuale. oltretutto i ragazzi avevano il compito di trovare a casa le ricette, magari su internet o dalla mamma, perché è bello anche confrontarci sulle proprie tradizioni, sul modo di cucinare. ecco io chiedo perché le istituzioni, invece di alimentare i propri interessi, non finanziano queste attività, che producono benessere, finanziando strumenti, mezzi e operatori. per esempio penso a quanto sarebbe stato bello un padiglione all’expo con questi ragazzi all’opera nel cucinare. oppure come sarebbe bello che in qualche ristorante ci fosse un cuoco down. però nel modenese e in altre località tipo roma ci sono queste piccole realtà, dove cuochi e camerieri sono tutti diversamente abili. se è vero che il cibo unisce deve farlo anche con noi ragazzi disabili
il sito della casa della solidarietà modenese