la nuova educazione fisica per disabili a scuola

download-150x150Come primo argomento vorrei proporre l’attività fisica a scuola: è un argomento importante perché tutte le classi hanno l’ora di Educazione Fisica, però c’è da capire che cosa può davvero fare lo studente durante quell’ora. Io ho avuto molti problemi quando andavo a scuola, perché essendo in carozzina non potevo mettermi a correre, quindi per mia gioia andavo a casa due ore prima; questo però non è giusto, perché se dobbiamo tutti remare verso la coesione sociale, questo è un vento sfavorevole. Csi Modena ha ideato un progetto per disabili che ha come finalità l’integrazione del ragazzo disabile con i ragazzi compagni di classe. È inutile che ce la raccontiamo, molte volte i compagni di classe non sanno nemmeno come si chiama il proprio compagno, io ho visto situazioni tragiche in queste realtà. La ragione di questo distacco la riconduco alla scarsità di elementi in comune tra il disabile e il “normodotato”, quindi lo sport può essere l’anello di congiunzione fra questi due mondi. Il progetto è semplice, ma proprio per questo efficace. È importante questa attività anche in un ottica post scuola, perché può essere un attività che il ragazzo può continuare anche dopo il percorso scolastico, contribuendo ad una realizzazione di autonomia e ad una conoscenza della disabilità da parte di chi questo mondo non lo conosce. Gli attori in campo sono cinque: professore di ginnastica, i due alunni, l’educatore e l’istruttore del Csi, ovviamente oltre all’attività specifica, ci sono attività correlate molto importanti che contribuiscono all’autonomia del ragazzo. Sembra una banalità, ma lo spogliarsivestirsi da solo può essere un aiuto importante per le famiglie, grazie a questa attività, la famiglia è sollevata da questo impegno. Un altro aspetto importante è il rispetto delle regole, che così come nello sport può e deve essere applicato nella vita, quindi un fallo di mano può essere interpretato come rispetto verso i compagni o come rispetto di un orario dettato dalla famiglia.

La scuola che partecipa al progetto “Disabili e sport” del Csi Modena anzitutto deve compilare e consegnare il modulo preposto all’Ufficio Provinciale Scolastico, nella quale viene presentato il grado della disabilità, poi viene designato il responsabile Csi, e infine viene realizzato il progetto personalizzato.

In questo progetto abbiamo due ambiti:

L’ora tra tutti i disabili presenti nella scuola in cui si cercano di capire le caratteristiche di ognuno e vedere dove potenziare le qualità di ognuno
L’ora con ogni classe dove l’obbiettivo è quello di socializzare con i compagni di classe
CSI punta sulla formazione, infatti gli istruttori vengono preparati specificamente preparati per le disabilità che dovranno affrontare, quindi gli operatori quando vanno nelle scuole sanno già cosa fare.

Oltre a questi tre soggetti sovracitati, ci saranno altre figure coinvolte, soprattutto nella parte a monte del progetto: due medici dello sport, fisiatra, nutrizionista e dietista, quindi si può davvero ricostruire uno stile di vita con questo progetto, provate a pensare a casi di disabilità che ha una pulsione nel mangiare, se l’istruttore sa prendere la mano al ragazzo, può aiutarlo a controllarsi.

Insomma fare sport può essere fonte di ugualianza e crescita, soprattutto nell’ambito di ragazzi che guardano al mondo adulto

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